Bar Capri 12/7 - Nera D'auto - Nera tra l'essere e il divenire

rapporto fotografico
Nuovo appuntamento con l'arte al Bar Capri Venerdì 12 Luglio.
Per l'occasione avremo il piacere di accogliere L'artista campana Nera D'auto con la sua personale dal titolo "Nera tra l'essere e il divenire".
La mostra che resterà nei nostri spazi espositivi per i successivi quindici giorni dalla inaugurazione verrà presentata direttamente dall'artista con una breve intervista introduttiva.
A seguire, come sempre, spazio alla musica con il jazz del The Capri Jazz Bar Trio + Jam Session.

Appuntamento da non perdere con l'arte e la buona musica

#barcapri #whynot #ivenerdì

BREVE INTRODUZIONE ALLA MOSTRA:
Essere o forma finita, completa identificabile; Divenire, insieme di elementi dalle infinite combinazioni e possibilità.

SULL' ARTISTA:
L’artista è l’interprete dell’inconscio umano.
La forza creatrice di nuove sensazioni.
E’un miscuglio tra orgoglio dirompente, esaltazione, infantilità, grandezza e miseria: E’ capacità di reinterpretare la normalità esaltandone le inusitate espressioni.
E’ un urlo all’infinito.
L’artista rappresenta la grandezza dell’essere umano nel ridisegnare i confini, cercando sempre nuovi percorsi nei meandri del nostro io. Arrivare oltre la scienza e la fantasia.
La pittura dell’artista Nera è tutto questo.
Nera ridisegna con i colori forti, intensi, l’assurdo della vita: La sua pittura non è plasticità contemplativa e compiacente. Nera non ama le forme come esaltazione di bellezza ma la sua pittura è un continuo scavare nei cunicoli dell’assurdo.
Ho avuto modo di ammirare diversi lavori di questa eccentrica pittrice salernitana, e sono stato aggredito da questi colori forti, intensi che scavano nella sensibilità , urlano in modo lancinante rimettendo in discussione le certezze della plasticità e della normalità.Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo.
Nella pittura di Nera è fortemente presente la questione filosofica fondamentale: L’uomo e il suo vissuto è visto attraverso l’inconscio. La dove la realtà fisica si deforma, assume i colori forti, intensi e coincide con il vissuto non vissuto, con l’Io allo stato primordiale. Il cosmo è l’insieme dei colori mescolati in modo lancinante, come il nostro io profondo, è sensazione senza forma: E’ ricerca assurda e impossibile identificazione di identità.
La pittura di Nera ti affascina, ti seduce, ti turba come l’urlo lancinante che, talvolta, ci assale che ci travolge nella coscienza della nostra precarietà intrisa di fragilità.
Se il ruolo dell’artista è di porre problemi e non certamente di risolverli, Nera è la tipica persona che non pone problemi ma li assale, moltiplicandoli: La sua è la pittura dell’aggressione e della profondità.
Per questo il suo successo è da annoverarsi non tanto non tanto nel filone artistico della contemporaneità, del suo essere surrealista o cubista ovvero nell’astrattezza dei contenuti ma nell’essere la tipica pittrice della profondità.

Vincenzo Pepe
(Seconda Università degli Studi di Napoli)
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