Guardatele, toccatele, sniffatele.
Ecco le nostre facce.
Noi siamo quelli che di notte ci vedono come i gatti.
Noi siamo quelli che chiamano letto matrimoniale i sediolini posteriori di una macchina blu.
Noi siamo quelli che fanno colazione con cornetto crema e amarena e gin tonic.
Noi siamo quelli che beati quelli che sanno quello che sono e che sfogliano libri mentre tutto brucia intorno.
Noi siamo quelli che giocano le consumazioni a coppie miste a biliardino e che fanno a gara per pagare il conto.
Noi siamo quelli che vengono guardati storto la domenica mattina.
Noi siamo quelli che non guardiamo storto mai, quasi mai, forse solo se necessario.
Noi siamo quelli che chiamano famiglia gli amici e abbracciano gente sconosciuta.
Noi siamo quelli che se arriva la voglia di tatuarsi devono farlo se no esplodono.
Noi siamo quelli che leggiamo decine di libri assurdi e quando ci vediamo parliamo di pallone.
Noi siamo quelli che perdiamo la testa in un attimo e perdiamo interesse nell'attimo dopo.
Noi siamo quelli che siamo appassionati in tutte le cose che facciamo, siamo quelli con le notifiche di whatsapp silenziose e con i sensi accesi.
Noi siamo quelli con le donne leopardate che studiano filosofia, con gli avvocati con le camicie stracciate, con i meccanici con i capelli appena fatti, con i genitori che portano i nonni a ridere, con gli scollati che guardano scollate che pensano accorate a teste increspate.
Noi siamo quelli che sono traditi e che tradiscono senza imbroglio, quelli fedeli, alla linea, agli amici, alla donna, al tipo, all'infedeltà.
Noi siamo quelli che non giudicano e se ci giudichi, serio, buon per te che hai tempo da perdere.
Noi siamo quelli che "camera vista mare" significa sacco a pelo di notte sulla spiaggia, quelli che "food delivery" significa le peroni in una busta attaccate al motorino.
Noi siamo quelli che escono con la neve, quelli che escono con la pioggia, quelli che escono perchè ogni istante è un'occasione di rivoluzione.
Noi siamo quelli che ascoltano musica americana ma se ci tocchi le tradizioni possiamo anche fare sciocchezze.
Noi siamo quelli che in una donna notano le piccole cose enormi, tipo le carte di caramelle nella borsa, tipo lo sfondo del telefono di Stranger Things, tipo il tatuaggio con la scritta di Morrissey, tipo l'insicurezza annegata negli spritz arancioni, noi siamo quelli che passano da tristissimo a felicissimo in un attimo, e viceversa.
Noi siamo quelli ricchi con dieci euro, che le birre in due hanno più sapore, siamo quelli esperti di vino e di politica con la profonda consapevolezza di non sapere proprio niente.
Noi siamo quelli che viaggiano senza meta fino a metà serbatoio, che l'altra metà serve per tornare a casa in riserva.
Noi siamo quelli che ballano e che cantano, siamo quelli che incrociano le braccia e guardano, siamo mondi silenziosi, siamo il vento che spacca le foreste, siamo i rovesci abbondanti nella schermata de ilmeteo.it, cerca località, Paestum.
Noi siamo quelli che tossiscono catrame la mattina, e siamo quelli che hanno smesso di fumare anche se un fumatore lo è per sempre.
Noi siamo quelli che parcheggiamo male, tanto resto solo cinque minuti, e torni a casa dopo tre giorni.
Noi siamo quelli che studiano, quelli curiosi, quelli che ci vedono come matrix, quelli che sono allo stesso tempo aridi ed empatici.
Noi siamo quelli che ci mettiamo a dieta ma riempiamo di rum la coca cola light, quelli che fanno all'amore nei portoni, quelli che si toccano le mani di nascosto in mezzo ai vortici di gente in festa, quelli che si baciano finalmente di fronte a tutti con la scusa del vischio appeso da qualche parte lissù.
Noi siamo quelli che non bevono, completamente astemi, che si ubriacano di uomini, donne e succo a pompelmo.
Noi siamo quelli che quando sei troppo stanco per restare sveglio ma troppo sveglio per dormire ti butti online e cerchi un gemello per condividere teorie con le mani fredde sotto le gambe per riscaldarle prima di infilarle sotto le maglie.
Noi siamo quelli che vediamo chi ha visualizzato le storie, se dici che non lo fai sei un bugiardo, e se sei un bugiardo sei amico nostro lo stesso, e siamo quelli che appannano i finestrini dopo una settimana di lavoro e divano.
Noi siamo quelli che il telefono sanno dimenticarlo a casa, quelli che sanno sostituire una dipendenza con un'altra dipendenza, atleti professionisti del salto oltre se stessi.
Noi siamo quelli che operano i cuori la mattina e la sera giocano a carte, quelli che riconoscono il valore di acqua e zucchero, quelli che restano per strada a parlare con la schiena appoggiata ai bar chiusi.
Noi siamo quelli che
"quando dio creò te distesa a letto
sapeva cosa stava facendo
era ubriaco e su di giri
e creò le montagne e il mare e il fuoco
allo stesso tempo"
Noi siamo quelli che nei giorni storti non riescono a mettere in fila due parole, quelli che balbettano, quelli che non si possono vedere e quelli col fisico da instagram, quelli coi problemi irrisolvibili solo per chi non sa risolverli, è un macello.
Noi siamo quelli che si mettono in posa per le foto e quelli che si mettono la mano in faccia per non farsi riprendere, siamo quelli che per toccare un cervello usano entrate secondarie, che si eccitano per una conversazione e che si disinteressano di fronte ad un perizoma rosso (sì, come no).
Noi siamo quelli che camminano con le crocchette appresso per fermarsi a fare due chiacchiere coi cani randagi, quelli che non piangono quasi mai.
Noi siamo quelli che sono a loro agio in un concerto punk, in un rave e di fronte al più intimo dei cantautori.
Noi siamo quelli che sanno amare senza regole, che le regole che ci hanno insegnato non valevano nemmeno per chi ce le ha insegnate, e allora tanto vale amare a modo nostro, tanto sbaglieremo comunque mille volte, e sarà bellissimo sbagliare insieme, arrabbiarsi, urlare, cancellare numeri di telefono, bloccare i contatti, ascoltare canzoni tristi e poi incontrarsi senza rancore.
Noi siamo quelli che abbiamo trovato una casa, arredata di persone diverse tra loro, diversissime, unite dalla voglia di prendersi un pezzo di storia, di essere simili e unici, di imparare e di creare cose nuove, di lasciare un segno o di far segno di lasciare.
Guardateci, toccateci, sniffateci.
Ecco i nostri gioielli.
Se ci cercate, sapete dove trovarci.
#civediamoalTilt
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